ADI

L’ADI è un ulteriore sviluppo della ghisa sferoidale, presente sul mercato da molto tempo. Conosciuta in America con il nome di ADI (Austempered Ductile Iron), in Europa è standardizzata con il nome di ghisa ausferritica nella norma DIN EN 1564. Il materiale è prodotto da ghisa sferoidale appositamente legata mediante un trattamento termico a valle e, grazie alle sue eccezionali proprietà (per la ghisa), è in concorrenza con i pezzi in acciaio fuso e forgiato (proprietà di usura e resistenza comparabili o migliori a costi inferiori) e con l’alluminio (vantaggi in termini di peso, volume e costi rispetto all’alluminio nei componenti sottoposti a carichi elevati).

L’ADI si caratterizza per un’elevata resistenza statica e dinamica (fino a 1400 N/mm2) con un buon allungamento (fino al 10%) e un’elevata tenacità. La resistenza alle sollecitazioni alternate è paragonabile a quella dell’acciaio, ma lo smorzamento delle vibrazioni (e quindi l’emissione di rumore) è migliore fino al 40%.

Trattamento termico dell’ADI

Grazie alla minore densità del materiale in ghisa, rispetto all’acciaio si ottengono riduzioni di peso del 10%. La migliore colabilità consente di realizzare costruzioni adeguate al carico con un ulteriore risparmio di peso. Inoltre, la lavorazione meccanica è più economica rispetto ai componenti in acciaio della stessa durezza.

Sostituendo i componenti in alluminio si ottengono vantaggi in termini di volume e peso, ma in questo caso è più importante il vantaggio in termini di costi, che può arrivare fino al 20%.

Oltre alle parti soggette a usura come ingranaggi, punte di aratri, maglie di catene, lame, guide e denti di escavatori, sono frequenti anche le applicazioni su componenti sottoposti a carichi elevati come parti di telai e componenti di trasmissione (ruote dentate, assi/ponti assali, supporti freni, alberi a camme per motori per carichi pesanti, rulli, ruote).